lunedì 5 ottobre 2009

ETICA - Una deriva intollerabile

Queste considerazioni sono state pubblicate, nella rubrica "La posta dei lettori", sul Messaggero Veneto del 22 ottobre 2009.

Etica è una parola molto abusata, ma qual è il suo vero significato? Sfogliando lo Zingarelli si legge “Parte della filosofia che studia i problemi e i valori connessi all’agire umano: la distinzione tra il bene e il male è propria dell’etica…”
C’è da chiedersi come sia possibile tollerare una deriva etica come quella che stiamo vivendo. Abbiamo un governo forte con i deboli e debole con i forti. Pare un giochetto di parole, ma in realtà nasconde una verità drammatica derivata dallo slittamento della priorità dei valori dall’Uomo al dio denaro. Si è persa l’umanità, la tolleranza e la solidarietà, un tempo tipiche degli italiani, per far posto alla bugia sistematica, allo sprezzo delle vigenti leggi, all’intolleranza, alla mancanza di rispetto per le persone, per i diritti umani e civili. La libertà di stampa è talmente calpestata che il nostro è stato definito “paese semilibero” dagli osservatori internazionali. I diritti umani di tante persone, spesso in fuga da guerre e miseria, vengono calpestati; si attuano i “respingimenti” verso uno stato che non li rispetta, come la Libia con il quale il nostro paese sta stabilendo rapporti commerciali sempre più stretti. In tutti i settori è in costante crescita il numero dei precari e dei disoccupati che perdono il posto di lavoro senza poter usufruire degli ammortizzatori sociali. E’ in atto una politica fatta di tagli selvaggi per compensare il sempre maggior indebitamento dello stato e un PIL sempre più asfittico. Dal mio punto di vista questa situazione rappresenta una sconfitta della democrazia e non va mistificata con “disfattismo”, parola usata dal premier per etichettare la politica della sinistra che, a dir suo, non fa altro che terrorismo. Il governo, ponendo per la venticinquesima volta dall’inizio del mandato, il voto di fiducia, che di fatto tende a svilire sempre più il ruolo del Parlamento, ha approvato lo scudo fiscale, provvedimento che premia chi ha evaso il fisco e accumulato denaro con affari anche illeciti. Mi è difficile trovare un senso etico in questo provvedimento. Io, da cittadino che ha sempre pagato le tasse, sono furibondo perché questo è uno schiaffo morale agli onesti e un incentivo a perseverare per i disonesti. Ma lo sconcerto maggiore mi è venuto leggendo che il provvedimento è passato alla Camera per uno scarto di soli venti voti e che, durante la seduta, si è registrata l’assenza di circa 120 deputati, di cui 29 dell’opposizione. Appare evidente, pertanto, che l’approvazione di questo “mostro legislativo” è da attribuire a tutto il parlamento, non solo alla destra. Penso che il ministro Brunetta farebbe bene ad occuparsi, ancor prima che di altri, dei “fannulloni” parlamentari, perché un comportamento di quel genere istiga molti ad imitarli. Bisogna che le parole riacquistino il loro senso e che chi ci rappresenta si comporti coerentemente al proprio ruolo e mandato e non consideri la res pubblica come una res privata con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti da tanto, ormai troppo, tempo. Da ultimo mi sia concesso esprimere il mio punto di vista su un fatto recente, che di etico ha ben poco, alludo ai funerali di stato di Mike Buongiorno. Mi pare assolutamente ingiusto accomunare chi ha pagato con la vita il suo impegno per lo Stato e per la pace con chi ha fatto sì bene il proprio lavoro, peraltro molto ben retribuito, nel mondo dello spettacolo, dando avvio alla TV commerciale che tanto giova al patrimonio di pochi e all’ignoranza di molti, ed è morto nella sua lussuosa casa di Montecarlo. Al contrario, mi stupisce che ben poco risalto venga dato a chi, ogni giorno, muore sul lavoro, magari nero, e che non riesce a sbarcare il lunario. Basta con quel disgustoso paraocchi propinatoci da certi media a suon di escort e festini faraonici, funzionali a nascondere una politica che non tiene conto del conflitto d’interessi di chi ci governa. Concludo auspicandomi che il rispetto dei diritti di tutti, la ricerca della libertà in ogni sua accezione e la ribellione verso l’ingiustizia, diventino patrimonio comune e che si riporti l’interesse primario della politica al “Pianeta Uomo”. Utopia???

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