venerdì 25 marzo 2011

Proseguendo con alcune considerazioni

Viviamo in un paese dove accadono le cose più incredibili e la realtà riesce sempre a superare l’immaginazione. In quale stato democratico si è mai visto che un pluri-imputato, innocente fino ad un’eventuale sentenza di condanna, voglia attuare una riforma epocale della giustizia? Epocale: aggettivo non usato nell’accezione d’inizio di una nuova epoca, bensì, si può dedurre, con l’improprio significato di proposta irrazionale visto che lo stesso premier sui media ha dichiarato che tutte le persone con la testa sulle spalle gli hanno sconsigliato di presentare la riforma della giustizia in questo particolare momento. Ma lui che si è definito “…coraggioso, temerario, forse anche un po’ eroico e matto” ha detto “Variamo subito questa importante riforma”. In quale paese democratico si è mai vista la seconda carica dello Stato attaccare e insultare i giudici sostenendo che le “toghe rosse” ce l’hanno con lui e che sono un cancro da estirpare? Che serva una riforma della giustizia è fuori discussione, ma cui prodest farne una priorità con tutti i gravi e irrisolti problemi dovuti a crisi e malgoverno? Per tutelare gli interessi di tutti i cittadini, i magistrati vanno messi nella condizione di lavorare serenamente e con mezzi adeguati senza trovarsi con l’acqua alla gola o sottoposti alle pressioni di chicchessia. Il premier vuole introdurre la responsabilità civile per i giudici, ma perché non la introduce anche per i politici che si ritengono al di sopra della Legge. In quale paese capita che due emissari, di cui non si conosce il mandante, e un interprete vadano in missione in una piccola cittadina del Marocco per corrompere un’impiegata dell’anagrafe affinchè falsifichi la data di nascita della “nipote di Mubarack”? E che lezione di dignità da quella anonima impiegata marocchina che ha rifiutato una somma importante! Altro esempio viene dalla Germania dove il ministro Guttenberg si è dimesso per aver scopiazzato una tesi di dottorato! Cose impensabili per tanti politici nostrani. Purtroppo in Italia la corruzione e il malcostume sono da tempo entrati a far parte del DNA di molti politici e affaristi, così saldamente abbarbicati alla loro lucrosa poltrona da diventare inamovibili. La storia insegna che anche in passato ci furono scandali importanti come quello della Banca Romana che travolse il governo Giolitti nel 1892. Il tormentone che ne nacque per l’intreccio tra affari e politica vide coinvolti un gran numero di parlamentari. Giolitti, a indagini concluse rientrò dalla Germania e dopo qualche anno riuscì a tornare al governo per restarci un decennio. Un filo conduttore dalle radici antiche lega quegli eventi a tangentopoli e agli scandali più recenti. Un ministro che pochi mesi fa si è dimesso perché non si era accorto che gli avevano comprato, a sua insaputa, una casa con vista Colosseo proprio in questi giorni sta scalpitando per tornare in corsa. E la cosa più incredibile è che pare abbia un suo seguito! La politica adottata dal governo è stata quella dei tagli indiscriminati e, ovviamente, non si è rivelata la soluzione dei tanti problemi che ci attanagliano, ma ha mandato in sofferenza le categorie più deboli, salvaguardando gli interessi di pochi. Per la ricerca non sono stanziati fondi sufficienti e i nostri bravi ricercatori sono costretti a migrare all’estero o a vivere da precari con stipendi molto bassi, la scuola pubblica, palestra delle future generazioni, è in sofferenza, l’industria non riparte, cresce la disoccupazione, specie quella giovanile, e aumenta il debito pubblico. Nonostante gli scandali di ogni tipo e lo sperpero di denaro pubblico, di cui nessuno risponde (alla faccia della responsabilità civile), ad ogni finanziaria non c’è il minimo pudore nel chiedere sacrifici sempre alle stesse categorie e ad aumentare le tasse, invece di calarle come promesso in campagna elettorale. Si sono mai chiesti i nostri politici perché la gente scenda in piazza così numerosa per difendere diritti sanciti dalla Costituzione, come l’istruzione, il lavoro, la salute, la giustizia, la dignità e la libertà? Facciano i nostri politici un bell’esame di coscienza, se mai ne abbiano una, e una bella riflessione sul perché si accresce sempre più il partito del non voto!
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